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Salute, bene comune. Un binomio possibile

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  Le pagine di questo libro sono uno spazio in cui ritrovarsi a più di 10 anni dall’inizio del percorso di Illuminiamo la salute del 2012.   Un modo per testimoniare la strada fatta insieme e voluta da Libera Associazioni, nomi e Numeri contro le mafie, Gruppo Abele, Coripe Piemonte e Avviso Pubblico .   Percorso iniziato dai dis-valori , corruzione e mafie nelle loro diverse accezioni che in questi anni in tante occasioni abbiamo toccato con mano.   E che via via si è trasformato in un messaggio forte sul tema dei valori, del bene comune e della necessità di costruire spazi capaci di renderli esigibili, concreti nella vita di tutti i giorni, di cittadini, professionisti e istituzioni.   Questo libro è dedicato alle tante operatrici e operatori che lavorano nel mondo della salute, della sanità e del sociale, che amano il loro lavoro, mettendo al primo posto il bene delle persone, delle famiglie e delle comunità che chiedono loro un aiuto. E delle comunità che sono capaci di

Comunicare la sanità pubblica

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  Intervento al convegno del 12 giugno 2024  UP DATES IN AUTOIMMUNITÀ, ALLERGOLOGIA E IMMUNOLOGIA CLINICA 2024   Il mio compito oggi è di parlare di comunicazione e di sanità pubblica . E alla fine, così vi dico subito quale è il finale, vi parlerò di valori. Di valore e di valori. E di quanto sia importante per la nostra pratica professionale, di gruppo e di singoli professionisti, affrontare questo tema.  Giornate come questa sono l’occasione per fermarci e riflettere sul senso di quello che facciamo, che è una cosa che facciamo troppo poco. Poco nella nostra pratica lavorativa e anche nella nostra vita, a parte qualcuno di noi che se riesce a farlo ha una fortuna immensa. Tutti noi ogni giorno siamo immersi in una corsa continua, a risolvere problemi urgenti, sempre più urgenti , spesso senza mai alzare lo sguardo. E senza mai guardarci dall’alto rispetto a quello che facciamo, in modo da guardare indietro e soprattutto avanti. A dove vogliamo arrivare e se stiamo facendo la

La rete dei Disturbi del Comportamento Alimentare. Una rete di comunità

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  Il 15 marzo è la giornata del fiocchetto lilla, occasione per ricordare i Disturbi del Comportamento Alimentare – DCA (definiti ora Disturbi della Nutrizione e della Alimentazione - DNA). Gli esperti ci dicono che il tema sia legato alla costruzione dell’identità e alla gestione emotiva , e che attraverso modalità alimentari si compensano le difficoltà di gestione del conflitto interiore. Quello che vogliamo far sapere è che da questo problema se ne può uscire , sicuramente cambiati rispetto a quando si è entrati in questo percorso. E il tema è far diventare questa una occasione di crescita personale. A tutti noi capitano tante cose ogni giorno, tanti incontri, tante attività. E quello che facciamo troppo poco, è avere il tempo per riflettere sul senso delle nostre vite e di quello che facciamo. La nostra società si basa sulla corsa perenne, più corriamo e più produciamo “ricchezza”. Senza avere il tempo di metabolizzare ciò che ci accade e i social rappresentano bene questo fe

Appunti di un anno a Pavullo

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  Un anno fa nel marzo 2023 iniziavo la mia nuova esperienza come Direttore di Distretto a Pavullo nel Frignano. In quei giorni qualcuno mi disse, vedrai che sarà una esperienza forte, ti entrerà nel cuore. E così è stato. Da mezzo montanaro quale sono, essendo mia madre Vittoria nata a Gignese nelle montagne sopra il Lago Maggiore, mi sento a casa in mezzo a loro, persone abituate a risolvere i problemi da soli, essendo cresciuti in un ambiente in cui le distanze dai servizi sono normali, andando a costituire a volte anche una delle condizioni per cui in montagna la qualità della vita è alta. Sapendo che magari sei lontano dal poter andare al cinema all’ultimo minuto, ma avendo molti altri elementi di benessere rispetto a chi vive in pianura, in primis la qualità dell’ambiente di cui tanto si parla in questi ultimi mesi. Ricordo mio nonno Eugenio (il Geniot) agricoltore del 1906, che era stato a lavorare in Australia da giovane e aveva deciso di tornare a casa a coltivare la ter

La comunità come strumento di benessere

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  Promozione e diffusione dei Club Alcologici Territoriali Spesso nelle nostre realtà il rapporto con l’alcol è  visto come un valore,  forse legato ad un concetto di  potenza , inteso come il  potere che gli viene attribuito nell'incidere in modo positivo  sulle nostre vite. E guardando ai  titoli dei diversi interventi di questa vostra tre giorni , ci sono già le risposte al tema.  Che  non può essere un problema di un singolo,  ma di una comunità nella sua interezza. Avete infatti parlato di sostenibilità nelle sue diverse forme, di servizio alla comunità, di spiritualità, di etica, di movimento come forma di interazione, di amore e di bellezza e di tessiture relazionali. Mi piace molto il tema del tessuto relazionale . Un intreccio di fili che vanno a comporre un disegno che solo alla fine vedremo nella sua interezza. Tutti sappiamo come la società di oggi, l’economia di oggi, ci spinga ad essere fili isolati , con il minor numero di relazioni possibili. Meno relazioni

Fragilità, problema o opportunità?

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  La fragilità spesso viene vista come un problema, ma è una condizione naturale che tutti noi prima o poi tocchiamo. Fragilità come elemento che rompe un equilibrio, fragilità che esprime dei bisogni delle persone e delle loro famiglie. E dove i  servizi sanitari e sociali dovrebbero essere delle possibili risposte. Bisogni nelle loro diverse forme che cambiano anche nel tempo. Da un lato le nostre comunità stanno diventando sempre più anziane , visto spesso solo come problema. Nell’ultimo secolo abbiamo fatti molti passi avanti da un punto di vista dell’aumento dell’aspettativa di vita. Questo grazie ai miglioramenti sui  determinanti della salute, che incidono per l’80% sul benessere delle persone. E grazie anche a come sono gestite le malattie. E siamo ormai in grado di modificare il nostro DNA, ancora prima della nascita. Quindi siamo una società sempre più potente da un punto di vista tecnologico , al punto che ci stiamo interrogando su quali limiti porre all’intelligenza art

Meno Social, Più Sociali

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  Sembra uno slogan, in realtà rappresenta il simbolo della nostra società .  E anche il compito delle istituzioni che si vogliono occupare in modo concreto del benessere delle persone e quello che possiamo fare tutti noi come singoli individui ogni giorno. Mai come ora l’informazione circola in modo vorticoso . Prendiamo solo l’esempio del meteo o delle news, di cui veniamo bombardati in ogni momento della nostra giornata. E mai come possiamo avere informazioni sulla vita degli altri attraverso i social, avendo anche la possibilità anche di esprimere giudizi su quello che vediamo (like e cose simili). Ma tutto questo tipo di "nuova" socialità questo ci fa stare bene? Negli ultimi 50 anni si è assistito alla nascita delle TV commerciali, che avevano l’obiettivo ultimo di vendere pubblicità, che con l’avvento di internet si sono trasformate nei social. E sempre più si è andata affermando la solitudine delle persone di fronte a questi strumenti. Social che rimangono stru

I rischi di un sistema sanitario a due pesi e velocità

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In queste ultime settimane si parla in modo più evidente delle scelte che si stanno facendo sul tema della sanità, in sostanza di spostare l’asse del sistema sanitario sempre più verso il privato. Iniziato con la possibilità di avere delle assicurazioni o mutue integrative, a cui venivano concessi degli sgravi fiscali, alla necessità di fatto di averne una nel momento in cui il Servizio Sanitario Nazionale diventa sottofinanziato e quindi non in grado di erogare tutte le prestazioni di cui i cittadini hanno bisogno. E sul concetto di "bisogno" ci si gioca una bella fetta del problema. La domanda in ogni caso non va posta in termini politici, a favore del pubblico o del privato, ma se questo cambiamento sia un bene o un male per i cittadini. Di fatto è un ritorno al periodo vissuto prima del 1978 in Italia quando esistevano molte mutue e assicurazioni legate al lavoro dei singoli individui.  Perché questo cambiamento può essere rischioso per i cittadini?   Un primo elemento im

La nostra vera malattia è la solitudine

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Nella nostra società la vera malattia è la solitudine , non le malattie croniche o le disabilità. È una società progettata per allontanarci come persone e come comunità e questo ha un prezzo enorme sui singoli, sulle famiglie e sulla comunità nel suo insieme. Lo possiamo vedere da molti punti di vista. Da quello delle relazioni . Pensate all’impatto che i nuovi sistemi di comunicazione stanno avendo. Persone che vivono sole e che stanno ore di fronte ad uno schermo. Dove volendo passi la tua giornata in un continuo di notizie incalzanti che tolgono il respiro. O i social media, macchine create per fare soldi per chi li gestisce, e dove è la singola persona il centro di tutto. Dove puoi pensare di avere molti amici e approvazioni senza aver guardato negli occhi nessuno, ascoltato i suoi silenzi, che sembra un paradosso ma non lo è. Solitudine delle persone anziane , dove lo stare soli diventa elemento di rischio e di decadimento mentale e fisico. Solitudine dei giovani , dove mol

Paura nella scienza, perchè?

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  Il tema di fondo di questo bellissimo libro di Enrico Pedemonte è la fiducia e del perché le persone hanno iniziato ad averne meno nella scienza e nella ricerca scientifica. Tema complesso, senza una unica risposta. L’imputato è il potere e di come questo si rapporti alla scienza. Nell’ultima pandemia abbiamo visto molto bene come la domanda di fondo che si faceva alla scienza era quella di produrre certezze , quando il fondamento stesso della ricerca scientifica sappiamo essere l’incertezza, che diventa strumento per arrivare alla verità sui quesiti che gli vengono posti. Fra i tanti esempi del libro, quello che fa maggiormente riflettere è quello dell’ intelligenza artificiale , dove i suoi sviluppatori sostengono che si arriverà ad una potenza di calcolo capace di superare quello della mente umana. E la tesi sostenuta da Pedemonte è che vi sia un profondo bisogno di “governare” questi aspetti , che non possono essere lasciati nelle mani di poche realtà private.  Un elemento