Come stanno i modenesi?

 






Dietro alla domanda sul come stiamo esistono molte risposte su come valutare il nostro benessere. Lo possiamo fare singolarmente e come comunità.

In generale, lo vedremo nei dati mostrati, i dati quantitativi mostrano un costante miglioramento del nostro stato di salute, ma in realtà la percezione che abbiamo è diversa, legata probabilmente allo stato di ansia collettiva creata dal modello mediatico in cui siamo immersi ogni giorno. 

Vorrei qui proporre alcuni dati che abbiamo come popolazione modenese, riprendendo  le presentazioni fatte al convegno del 11 giugno 2025 sul "Presente e futuro del sistema sanitario, sociale e di comunità" organizzato dai Comitati Consultivi Misti insieme alle Aziende sanitarie modenesi e all'Università di Modena e Reggio Emilia.


1. Il primo dato è legato all'invecchiamento della nostra popolazione. Negli anni 2000 la maggior parte dei cittadini andava dai 30 ai 40 anni di età, nel 2022 si sposta fra i 60 e i 70 anni.




2. Se guardiamo alla speranza di vita alla nascita, negli ultimi 30 anni è aumentata di 5 anni per le femmine, arrivate a 85 anni e di 6 anni per i maschi, arrivati a 82. 







3. Il dato della mortalità generale è diminuito negli ultimi 30 anni. Anche l'aumento legato al Covid si sta via via riducendo.






4. La mortalità per infarto del miocardio è diminuita in 30 anni del 75%.






5. La mortalità per ictus è diminuita in 30 anni del 60%.






6. La sopravvivenza a 5 anni per le patologie oncologiche è in aumento. 







7. L'andamento dei ricoveri ospedalieri è in diminuzione, nonostante la popolazione più anziana.







8. Il dato costante nel tempo, sono gli accessi al Pronto Soccorso. Dove Modena è sopra la media regionale.  In media un cittadino va al Pronto Soccorso una volta ogni due anni. 





Esistono molti altri dati che possiamo esaminare legati alla qualità della vita, alla qualità dell'ambiente in cui viviamo che sicuramente possono essere migliorati, allo stato di salute psicologico, al tempo libero da malattia, che proverò qui a raccogliere.

Come detto all'inizio, i dati quantitativi mostrano un andamento positivo della nostra salute, mentre la percezione che abbiamo è diversa. Sicuramente uno dei nostri problemi è legato ad una sempre maggiore solitudine, la vera malattia del nostro tempo. 

Come sistema sanitario e sociale pubblico, nonostante sia sottofinanziato, si fa molto. Certamente possiamo migliorare e ci lavoriamo ogni giorno.

Quello che possiamo fare tutti insieme è un lavoro di comunità, ed è quello che può fare la differenza per il benessere di tutti. In cui ognuno di noi dedica del tempo alle persone attorno a noi, anche con gesti semplici o con un impegno più ampio come quello legato alle attività del volontariato. Questo ci aiuta a stare bene e ad avere una percezione più completa della realtà attorno a noi.