La rete dei Disturbi del Comportamento Alimentare. Una rete di comunità

 


Il 15 marzo è la giornata del fiocchetto lilla, occasione per ricordare i Disturbi del Comportamento Alimentare – DCA (definiti ora Disturbi della Nutrizione e della Alimentazione - DNA).

Gli esperti ci dicono che il tema sia legato alla costruzione dell’identità e alla gestione emotiva, e che attraverso modalità alimentari si compensano le difficoltà di gestione del conflitto interiore. Quello che vogliamo far sapere è che da questo problema se ne può uscire, sicuramente cambiati rispetto a quando si è entrati in questo percorso. E il tema è far diventare questa una occasione di crescita personale.

A tutti noi capitano tante cose ogni giorno, tanti incontri, tante attività. E quello che facciamo troppo poco, è avere il tempo per riflettere sul senso delle nostre vite e di quello che facciamo. La nostra società si basa sulla corsa perenne, più corriamo e più produciamo “ricchezza”. Senza avere il tempo di metabolizzare ciò che ci accade e i social rappresentano bene questo fenomeno di velocità. Tutti noi siamo alla ricerca continua della nostra identità e ognuno trova le proprie risposte, anche in modo inconsapevole.

La Regione Emilia-Romagna già dal 2000 ha voluto investire su una rete diffusa di servizi dove gli operatori fossero in grado di accogliere le persone e le famiglie con questo problema e stare loro vicino nelle diverse fasi della malattia.

E sappiamo bene che prima si affronta e meglio è. Rete assistenziale fra le più complesse perché mette insieme tanti operatori diversi in cui ognuno affronta un aspetto diverso e tanti livelli di cura, passando dal territorio, agli ospedali e alle residenze. Con un approccio multiprofessionale che va dalla parte internistica, a quella nutrizionale, psicologica, neuropsichiatrica infantile e psichiatrica. Rete che rappresenta bene quello che un sistema sanitario pubblico può offrire e dove il privato fatica a fornire risposte così complesse e con un grande impegno di risorse dedicate.

Sappiamo bene che quando in una famiglia uno dei suoi componenti ha questo tipo di problema, lo diventa per tutti. E anche in questo caso le associazioni di volontariato svolgono un ruolo fondamentale per accompagnare lungo questo percorso, che a volte può essere lungo, ma da cui se ne può uscire.

Sapendo che la capacità di prendersi cura dei DCA rappresenta un buon indicatore del livello di civiltà delle nostre comunità, vogliamo ringraziare di cuore per il loro impegno tutti gli operatori e le associazioni che compongono la rete. Una vera rete di comunità.

 

Per informazioni sulla rete assistenziale della provincia di Modena www.ausl.mo.it/dca

Ci vediamo per parlarne a Pavullo il 15 marzo alle ore 18 presso la sala dell’Unione dei Comuni.