Le reti locali per la promozione della salute



Promuovere salute in concreto significa favorire tutte quelle situazioni in cui i singoli, le famiglie, le scuole, le comunità, le imprese, riescono a rendersi attivi per favorire la salute fisica e mentale delle persone. Sapendo che il problema è di tutti e ogni realtà può dare il proprio contributo.

I temi sono quelli già ampiamente conosciuti:
• gli stili di vita, come il movimento, l’alimentazione, il fumo, l’alcol, il gioco patologico
• la sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro
• gli interventi sanitari come gli screening e le vaccinazioni raccomandati
• l’attenzione all’ambiente e al clima
• il vivere attivamente la propria comunità.

Con un approccio che dura per tutta la vita delle persone, che parta prima ancora della nascita e guardi con estrema attenzione ai primi 1000 giorni di vita, all’infanzia e all’adolescenza, momenti in cui si gettano le basi per una vita in ben-essere.

Con una attenzione molto forte al tema delle disuguaglianze, sappiamo infatti che chi ha meno, ha più bisogno di attenzioni da parte di tutti.

Sapendo che la sanità incide solo per il 20% sul benessere delle persone, e facendo sì che anche gli operatori sanitari possano dare il loro contributo a quell’80%, diventando moltiplicatori essi stessi di energie. Ed essendo la salute un tema delle comunità, i primi a dover agire sono gli operatori che sono presenti nelle singole comunità, quindi medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e tutti gli operatori sanitari che operano a livello territoriale. E dove le case della salute rappresentano i punti chiave di questa rete.

Come arrivare a questo e non lasciare indietro nessuno? Con una visione centralistica che controlla ogni azione della rete o lasciando ogni comunità libera di costruire iniziative che partano dai bisogni di quella comunità?

Certamente la seconda, quella dove vengono valorizzate le energie a livello locale:
• dove i Comuni hanno un ruolo centrale, insieme alle scuole, alle imprese, a tutte le associazioni presenti nei singoli territori. Capaci insieme di trasformare i problemi in opportunità di stare bene;
• dove il muoversi ogni giorno diventa una ricchezza anche economica per quel territorio, immaginando la costruzione di sentieri, parchi e piste ciclabili sempre più utilizzate da tutti;
• dove il mangiar sano e in modo sostenibile diventa una cultura comune a tutta la comunità;
• dove utilizzare sempre più energie rinnovabili diventa un fare la propria parte per il benessere di tutti;
• dove i bambini hanno parchi in cui giocare dal mattino alla sera e dove i giovani hanno spazi in cui sperimentare il loro diventare adulti;
• dove dedicare del tempo per iniziative comuni, diventa gioia e bellezza;
• dove le imprese che fanno star bene i propri dipendenti diventano patrimonio collettivo.

Per far crescere questa ricchezza di comunità si tratta quindi di mettere in rete queste esperienze, farle conoscere e mostrare come tutto questo sia realizzabile e quanto sia bello vivere all'interno di esperienze di questo tipo.

A Modena ci stiamo provando, rafforzando le esperienze locali, attraverso l'impegno dei direttori di distretto e dei referenti della promozione della salute territoriali, che insieme ai comuni, alle scuole, alle associazioni di cittadini, alle imprese rendono ogni giorno sempre più concreta questa idea di salute collettiva.